Ridurre i grassi animali e mangiare tanta frutta e verdura, può aiutarci a ritrovare la linea, prevenire la cellulite e farci sentire più leggeri e pieni di energia. Ma non solo. Mangiare sano serve anche a combattere il nemico numero uno della nostra salute: il colesterolo in eccesso.
In base ad un’indagine condotta dall’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare tra il 2008 e il 2012, il colesterolo alto affligge circa un adulto su tre, cioè il 34% degli uomini e il 36% delle donne. Il 40% delle persone prese in esame, inoltre, non sapeva di soffrire di questo problema, mentre il 35%, pur sapendolo, non seguiva né una dieta adatta né una terapia specifica.
Per sconfiggere questo avversario, che può colpire anche giovani e bambini, l’arma migliore è la prevenzione, che comincia con quello che mettiamo in tavola ogni giorno.
Al temine dell’articolo potrai scaricare un PDF con la dieta completa, le ricette e i menu, oltre a tutte le altre informazioni che ti servono.
Tabella di Contenuti
Che cos’è?
Partiamo dalle basi. Il colesterolo è uno steroide, cioè un tipo di grasso naturalmente presente nel nostro sangue. Questa molecola svolge funzioni importanti per il corretto funzionamento dell’organismo.
A cosa serve?
Il colesterolo, è uno dei componenti della membrana delle cellule, ed è presente in tutti i tessuti e nelle fibre nervose. Contribuisce a mantenere sane le ossa, favorisce la digestione – essendo coinvolto nell’assorbimento delle vitamine liposolubili -, ed è il precursore di molecole importanti, come estrogeni, testosterone, vitamina D ed ormoni steroidei. Ecco perché l’organismo lo produce!
Rischi del colesterolo alto
Avere un po’ di colesterolo in circolo, come abbiamo visto, non è solo inevitabile, ma anche necessario.
Se però il suo livello si alza in modo eccessivo, l’ipercolesterolemia può diventare pericolosa, favorendo il rischio di sviluppare patologie cardiache.
Se il colesterolo è troppo, infatti, nei vasi sanguigni possono crearsi accumuli di grasso (le placche aterosclerotiche) che potrebbero ostruire o interrompere il passaggio del sangue, bloccando anche l’apporto di ossigeno.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il colesterolo alto causa circa un terzo di tutte le patologie cardiovascolari nel mondo. Tra le possibili conseguenze del problema, ci sono ad esempio cardiopatie, angina pectoris, infarto del miocardio, ictus cerebrale, problemi di deambulazione (claudicatio intermittens), gravi patologie renali e persino cancrena.
È quindi importante tenere sotto controllo la colesterolemia, cioè è la concentrazione di colesterolo nel sangue. Per farlo, basta un semplice esame del sangue.
Fonti: http://www.epicentro.iss.it/colesterolo/
Colesterolo buono e cattivo
Se non è tutto oro quello che luccica, è altrettanto vero che non tutto ciò che appare cattivo, nuoce per davvero. Del colesterolo si dice spesso che può causare danni alla salute. In realtà, però, il colesterolo non è figlio unico, ma fa parte di una famiglia formata da due gemelli, uno buono e uno cattivo, che si comportano in modo opposto! C’è anche un ‘’papà’’, il colesterolo totale, che cerca di mediare quando i figli giocano al tiro alla fune con l’organismo…
Vediamo di capire, nello specifico, di cosa stiamo parlando, e qual è il valore corretto dei diversi tipi colesterolo.
Cos’è l’HDL
Il colesterolo viene trasportato nel sangue all’interno di specifiche molecole, chiamate lipoproteine. Le lipoproteine ad alta densità o HDL (High Density Lipoprotein) rimuovono il colesterolo dalle pareti dei vasi sanguigni, trasportandolo verso il fegato e favorendone l’eliminazione attraverso i sali biliari.
In questi caso si parla di colesterolo buono, perché mantiene le arterie libere da ostruzioni, proteggendo il cuore da patologie cardiovascolari come ictus e infarto.
Per scoprire il tuo livello di colesterolo HDL, che potrebbe essere anche troppo basso, è sufficiente fare un esame del sangue. In base alla tabella ufficiale riportata sul Giornale Italiano di Cardiologia a giugno 2016 (p. 25), il valore del colesterolo HDL dovrebbe essere uguale o maggiore di 40 mg/dl nei maschi e uguale o maggiore di 45 mg/dl nelle femmine. Un valore superiore a 55-60mg/dl, può abbassare il rischio cardiovascolare ed è considerato perciò protettivo.
Cos’è l’LDL
Le lipoproteine a bassa densità o LDL (Low Density Lipoprotein) trasportano il colesterolo dal fegato alle arterie. In questo caso, si parla di colesterolo cattivo perché, depositandosi sulle pareti arteriose, questo grasso può creare delle lesioni, che col tempo tendono ad inspessirsi fino a diventare delle vere e proprie placche arterosclerotiche. Queste placche possono ostruire o bloccare il passaggio del sangue, favorendo l’insorgenza di malattie cardiovascolari.
Ora sai perché è bene che il colesterolo LDL non si alzi troppo, anzi: più basso, è meglio è! Per i soggetti a basso o moderato rischio cardiovascolare, l’LDL dovrebbe essere minore o uguale a 115 mg/dl negli adulti e minore o uguale a 110 mg/dl in bambini e adolescenti, con valori ottimali compresi tra 70 e 100 mg/dl. Mentre nei soggetti ad alto rischio – come diabetici, obesi, ipertesi e fumatori -, i valori desiderabili di LDL possono essere ancora più bassi, arrivando anche a 50 mg/dl.
Vediamo la tabella con i livelli di colesterolo consigliati in base al rischio (Giornale Italiano di Cardiologia, Vol. 17– Suppl. 1 al n. 6, giugno 2016, p. 7):
Tipologia Totale
Il valore del colesterolo totale è dato, indicativamente, dalla somma del colesterolo buono HDL e di quello cattivo LDL.
In base alle nuove linee guida europee riportate nel Giornale Italiano di Cardiologia già citato, la quantità di colesterolo complessivo presente nel sangue dovrebbe essere minore o uguale a 190 mg/dl negli adulti e minore o uguale a 170mg/dl in bambini e adolescenti.
Valori compresi tra 190 e 239 mg/dl sono borderline, nel senso che sono associati ad un certo aumento di rischio; se superano i 240 mg/dl, sono invece considerati piuttosto alti, associandosi a un maggior rischio di patologie cardiovascolari.
I trigliceridi
Oltre a tenere sotto controllo la pressione sanguigna e il livello di colesterolo, per mantenere sani cuore ed arterie è bene controllare anche il valore dei trigliceridi. Questi grassi, che rappresentano circa il 90% dei lipidi che assumiamo, derivano per lo più da quello che mangiamo. Nelle quantità giuste, svolgono funzioni essenziali. Infatti, accumulandosi nelle cellule del tessuto adiposo, forniscono all’organismo scorte di energia e protezione termica.
Un livello troppo alto di trigliceridi, però, è considerato un fattore di rischio per le patologie cardiovascolari. I trigliceridi, infatti, pur non causando direttamente infarto e ictus, si associano spesso ad alti valori di colesterolo cattivo e bassi livelli di colesterolo buono, oltre a malattie come il diabete e l’obesità, che costituiscono ulteriori fattori di rischio. Mangiando abitualmente molti grassi saturi, quindi, potremmo ritrovarci ad avere sia il colesterolo che i trigliceridi più alti della soglia massima.
In particolare, un valore normale di trigliceridi, dovrebbe essere minore o uguale a 150 mg/dl negli adulti, minore o uguale a 90 mg/dl nei bambini fino a nove anni, e minore e uguale a 75 mg/dl nei bambini più grandi e negli adolescenti. Valori superiori a 150 mg/dl, sono considerati un fattore di rischio coronarico, particolarmente critico se associato ad un HDL inferiore a 40 mg/dL o alla cosiddetta sindrome metabolica.
Ipercolesterolemia: cause, sintomi e fattori di rischio
L’ipercolesterolemia, o colesterolo alto, è l’eccesso di colesterolo totale (buono + cattivo) nel sangue. Si verifica quando il livello di colesterolo complessivo supera i 200 mg/dl. Condizione che, l’abbiamo visto, può far irrigidire le arterie, mettendo a rischio la salute del nostro cuore.
Sintomi
Spesso ci si accorge di avere il colesterolo alto solo dai risultati delle analisi del sangue. L’ipercolesterolemia, infatti, in genere non si manifesta con sintomi evidenti, ma attraverso piccoli segnali che è bene riconoscere. Tra questi, potrebbero comparire:
- problemi alla pelle: macchie rosse, prurito orticaria, infiammazioni cutanee etc;
- xantomi: sono depositi lipidici giallastri, localizzati su tendini di Achille, rotule, mani, palpebre o glutei;
- problemi di vista, come occhi arrossati, vista offuscata e sclera giallastra;
- mani o piedi intorpiditi, a causa della cattiva circolazione del sangue;
- vertigini o cefalea, che possono portare anche a perdere l’equilibro;
- stanchezza eaffaticamento, causati dalla ridotta circolazione di ossigeno nel sangue;
- stitichezza, associata a un’alimentazione molto calorica, ma povera di fibre;
- intolleranze alimentari: la cattiva alimentazione può infiammare stomaco e intestino.
Cause
I fattori di rischio sono molteplici, e dipendono sia da ‘’cause’’ genetiche che ambientali. Un certo tipo di ipercolesterolemia ereditaria o ‘’familiare’’, si associa ad esempio ad alcune mutazioni genetiche che colpiscono una persona su 300 (ipercolesterolemia eterozigote) o una su 300.000 (omozigote). Quando si tratta di un difetto genetico, il problema si manifesta fin dalla nascita, per cui è possibile trovare valori alti di colesterolo anche in bambini piccoli. In altri casi, il colesterolo in eccesso è associato a:
- alimentazione scorretta, ricca di grassi saturi e zuccheri;
- sovrappeso, da tenere sotto controllo con una dieta ipocalorica dimagrante e anti colesterolo;
- ipertensione, condizione clinica in cui la pressione di un soggetto a riposo è più alta del normale;
- inattività fisica: se ci muoviamo poco, non bruciamo il grasso accumulato, ricco di trigliceridi;
- resistenza all’insulina, associata alle malattie diabetiche;
- eccesso di alcol, molto calorico. Un bicchiere di vino rosso può contenere fino a 120 calorie!
- fumo, che con il tempo può sclerotizzare le arterie, rendendole più rigide;
- stress: nocivo sia per il corpo che per la mente, può incidere sulla velocità del metabolismo.
L’importanza dell’alimentazione
Come abbiamo visto, la maggior parte del colesterolo che si trova nel sangue viene sintetizzato direttamente dal nostro corpo, principalmente dal fegato, ma anche da intestino, pelle e ghiandole surrenali.
Una piccola parte di colesterolo però – circa il 20% – viene assunta attraverso quello che mangiamo. Infatti, una dieta povera di vegetali e cereali, e ricca di grassi animali – come carne, salumi, formaggi, burro, tuorlo dell’uovo e fritture – contribuisce ad alzare il livello del colesterolo nel sangue. La buona notizia, è che questa porzione di colesterolo dipende dalle nostre scelte alimentari, per cui, seguendo una dieta specifica contro il colesterolo alto, è possibile tenerlo sotto controllo.
Oltre alla qualità degli alimenti, occorre stare attenti anche a quanti grassi assumiamo. L’apporto di colesterolo, infatti, non deve superare i 300 mg al giorno, o anche meno in caso di particolari fattori di rischio cardiovascolare.
A riprova dell’importanza fondamentale dell’alimentazione, le linee guida della Società Europea di Cardiologia, condivise dall’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, raccomandano di:
- ridurre i grassi saturi a meno del 10% dell’apporto calorico totale. Si calcola infatti che, per ogni 1% in più di grassi saturi introdotti nel corpo, il colesterolo cattivo cresca di 0.8-1.6 mg/dl;
- sostituire i grassi saturi con quelli insaturi ‘’buoni’’, che proteggono l’organismo dal rischio cardiovascolare. Si trovano ad esempio in noci, semi di lino, olio extravergine di oliva e olio di salmone;
- eliminare o ridurre il più possibile i grassi trans-saturi di origine sia industriale che naturale. Si trovano in burro, margarina, caramelle e junk food, come hamburger fritti, snack e gelati confezionati;
- assumere meno di di 5 grammi di sale al giorno;
- assumere da 30 a 45 grammi di fibre al giorno;
- mangiare 200 g di fruttae 200 g di verduraal dì;
- mangiare pesce almeno due volte alla settimana;
- ridurre l’alcol: consentiti al massimo due bicchieri di vino al giorno per gli uomini, e uno per le donne.
Oltre a seguire una dieta bilanciata, è bene anche:
- Fare 6 pasti al giorno, inserendo tra i pasti principali tre spuntini: a metà mattina, a metà pomeriggio e dopo cena.
- Bere tanta acqua, almeno due litri al giorno: ci aiuta a liberarci delle tossine e a mantenere la linea.
- Bilanciare l’apporto di calorie e il consumo energetico: la quantità di calorie deve variare in base a tipo, intensità e frequenza del moto che facciamo.
- Mantenere il peso forma. Per controllarlo, tieni sotto controllo il girovita: se supera gli 80cm nella donna o i 90-94cm negli uomini, potrebbe essere il caso di verificare il tuo livello di colesterolo.
- Praticare un’attività fisica moderata, calibrata sul singolo, 5 volte alla settimana per 30-40 minuti, raggiungendo una frequenza cardiaca compresa tra il 40% e il 60% di quella massimale.
- Non fumare. Il fumo, alla lunga, danneggia i vasi sanguigni, indurendo le arterie. Ma attenzione a non sostituire le sigarette con i dolciumi! In questo modo, mantenere il giusto peso sarebbe difficile…
- Controllare la pressione, cercando di mantenerla nei range di normalità.
Alimenti da evitare
Vediamo cosa sarebbe meglio non mangiare (o ridurre) per tenere sotto controllo l’eccesso di colesterolo cattivo. In generale, è bene dire no a tutti gli alimenti ipercalorici e ricchi di grassi saturi. Ricorda comunque che l’ultima parola spetta sempre al tuo medico, che può analizzare concretamente la tua specifica situazione.
Ecco i cibi da evitare:
- grassi animali: lardo, burro, strutto, tuorlo dell’uovo (da limitare a due volte alla settimana al massimo);
- insaccati grassi: salame, mortadella, coppa, salsiccia, cotechino, zampone e wurstel ;
- carni rosse grasse e frattaglie, come animelle, fegato, lingua, reni, trippa e rognone;
- pesce in scatola, come il tonno e il merluzzo sottolio.
- latte intero e derivati: latte condensato, panna, yogurt zuccherato alla frutta e gelati industriali etc.;
- Prodotti da forno a base di uova o latte intero, come pane al latte, dolci, biscotti, torte salate e pasta all’uovo;
- formaggi grassi:brie, camebert, gorgonzola, sottilette, mascarpone etc. No anche a grana, pecorino e fontina;
- alcolici e cocktail: come abbiamo visto, aumentano il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari;
- olio di palma e di cocco idrogenati: sono oli vegetali, ma contengono grassi cattivi;
- fritture, realizzate con qualunque tipo di olio;
- prodotti confezionati e salse grasse, come merendine, patatine, maionese, mostarda e salsa cocktail;
- frutta sciroppata o molto calorica, come cocco, avocado, fichi e kiwi;
- caffè: consentite al massimo tre tazzine al giorno. Ma niente decaffeinato, che aumenta il colesterolo.
Alimenti sì
Una dieta anticolesterolo si basa sull’assunzione di alimenti magri che abbassano il colesterolo, apportandone di meno.
A meno di indicazioni mediche diverse, quindi, via libera a:
- cereali integrali, privi di colesterolo e ricchi di fibre. Ottimi soprattutto orzo e avena;
- frutta e verdura, povere di grassi e ricche di vitamine e sali minerali;
- legumi: per garantire all’organismo il giusto apporto di proteine (vegetali);
- pesce,fresco o surgelato. In caso di pesci grassi, come salmone, tonno e sardine, non più di 3 volte alla settimana;
- carne magra, ad esempio bresaola, tacchino, lonza e petto di pollo. Ma non più di 2 volte alla settimana;
- carboidrati: sì a pane, pizza, pasta, riso e gnocchi! Anche tutti i giorni, ma con moderazione (circa 80g a porzione);
- latte e yogurt magri, ad esempio latte parzialmente o totalmente scremato e yogurt bianco senza zucchero;
- frutta secca: sì a pistacchi, mandorle e noci, alimenti ricchi di grassi buoni come gli Omega-3;
- olioextravergine d’oliva o di semi: usali al posto di burro e margarina per condire e cucinare.
Abituati a consumare regolarmente questi alimenti, in modo da prevenire e abbassare il colesterolo alto.
Menu settimanale giorno per giorno
Entriamo nel vivo di questa dieta contro il colesterolo, con un menu che pubblichiamo a titolo esemplificativo. Ricorda che ad ogni spuntino quotidiano, a metà mattina o nel pomeriggio, puoi consumare frutta, frullati, gallette o yogurt. Scopriamo subito come abbassare questo valore velocemente!
- Lunedì: fai colazione con un frullato o una tazza di tè, insieme a uno yogurt magro con cereali integrali. Per pranzo concediti un risotto integrale e verdure miste in abbondanza. La cena è a base di pesce alla griglia, con un contorno d’insalata e pane integrale.
- Martedì: Inizia la giornata con fette biscottate integrali, una tazza di caffè e latte scremato. Per pranzo mangia un’insalata di verdure, legumi e orzo. Chiudi con una cena a base di verdure e petto di pollo, accompagnato con pane integrale.
- Mercoledì: per colazione fiocchi d’avena con latte scremato e caffè. Segue un piatto di pasta integrale con verdure o sugo al pomodoro. La cena è a base di formaggi senza colesterolo, pane integrale e verdure in abbondanza.
- Giovedì:il primo pasto importante della giornata prevede caffè e yogurt magro, con muesli. A metà giornata concediti un’insalatona di verdure e avena. Per chiudere la giornata, mangia insalata, prosciutto magro e un po’ di pane integrale.
- Venerdì: continua a fare colazione con latte scremato e caffè, ma introduci qualche fetta biscottata. Il pranzo è con pasta integrale, con un sugo di pesce leggero. La cena è ancora a base di pesce con un contorno di verdure e pane integrale.
- Sabato: la mattina inizia con un frullato di frutta e uno yogurt magro, insieme a dei cereali integrali. Il pranzo è a base di risotto, magari con verdure o funghi. La cena comprende patate e uova.
- Domenica: un bel caffè con yogurt a basso contenuto di colesterolo e muesli per colazione. Un piatto di pasta integrale e verdure a pranzo. Prova un bel piatto di polpette di vitello con il sugo e verdure per cena.
Integratori per abbassare il colesterolo
Tra le offerte di Amazon, trovi diversi integratori alimentari che ti possono aiutare e ridurre il colesterolo e a tenere sotto controllo i trigliceridi. Si tratta di concentrati di nutrienti, a base di fibre solubili – come quelle contenute in mele, crusca e legumi – proteine della soia e chitosano, un polisaccaride estratto dal guscio dei crostacei e utilizzato per trattare il sovrappeso e la ipercolesterolemia. Online, puoi trovare anche prodotti a base di fermenti lattici vivi, come il Lactoflorene: un integratore a base di probiotici e riso rosso fermentato, privo di glutine e lattosio, che si prende cura dell’intestino e ti aiuta a mantenere i normali livelli di colesterolo nel sangue.
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Ma attenzione! Gli integratori, anche quelli a base di nutrienti naturali possono avere controindicazioni ed effetti collaterali. Per evitare rischi:
- chiedi consiglio al tuo medico: alcuni integratori possono agire in modo troppo forte rispetto alle tue necessità e possono essere sconsigliati in caso di gravidanza, allattamento e particolari patologie o intolleranze.
- controlla tutti gli ingredienti e gli eccipienti presenti sul flacone del prodotto o all’interno del bugiardino per evitare reazioni allergiche.
- non eccedere le dosi consigliate: anche sostanze naturali, in dosi eccessive, possono fare male. Una di queste è il caffè.
- non usare gli integratori come sostituti della dieta: questi prodotti possono solo potenziare gli effetti benefici di una dieta bilanciata e accompagnata da attività fisica regolare. Da soli, fanno ben poco.
- verifica che l’integratore che vuoi acquistare sia certificato dal Ministero della Salute: se lo è, sull’etichetta deve essere riportato uno specifico codice numero o alfanumerico e il prodotto deve comparire nel registro pubblicato sul sito del Ministero della Salute, che è diviso per prodotto e per impresa.
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Controindicazioni
Questa dieta anti colesterolo non presenta controindicazioni specifiche, ma potrebbe non essere indicata per persone che soffrono di particolari disturbi o patologie o che si trovano in determinate condizione psicofisiche.
Tra le persone che dovrebbero fare particolare attenzione alla propria dieta seguendo uno schema alimentare personalizzato ci sono donne in gravidanza o allattamento, anziani, signore in menopausa, soggetti in crescita come bambini e adolescenti, sportivi, persone sottopeso e individui che soffrono di anoressia, bulimia, obesità, carenze nutrizionali, diabete, malattie metaboliche, disturbi mentali e in generale patologie gravi o croniche.
In tutti I casi, comunque, è bene chiedere una consulenza medica.
Effetti collaterali
In generale le diete che combattono il colesterolo alto propongono un menu abbastanza vario e equilibrato, che non presenta grossi effetti collaterali. Occorre però bilanciare bene i nutrienti, in modo che la dieta non risulti troppo ipocalorica o inadeguata al proprio fabbisogno nutrizionale.
Ad esempio, se si soffre di anemia potrebbe essere opportuno mangiare più carne rossa di quella indicata nel menu; in caso di osteoporosi, la dieta invece prevederà probabilmente molti alimenti ricchi di calcio; mentre in caso di diabete o obesità, la quantità di zuccheri e carboidrati concessi ogni giorno tenderà a calare.
Questi sono solo esempi generali. Poi bisogna considerare fattori più specifici come la nostra età, il sesso, lo stile di vita, il dispendio energetico, che farmaci assumiamo etc. Le nostre esigenze alimentari, infatti, dipendono da tutte queste cose.
Per qualsiasi dubbio, chiedi a un medico di fiducia.
Conclusioni
Come abbiamo visto, la colesterolemia alta è associata a diversi problemi di salute e si accompagna spesso al sovrappeso. Ragion per cui, diventa molto importante seguire una dieta anti colesterolo e anti trigliceridi che limiti i grassi animali e prediliga cibi magri, freschi e integrali con un buon apporto di vitamine, sali minerali, amidi e fibre.
In particolare, tra le linee guida per la prevenzione delle malattie cardiovascolari pubblicate dal Ministero della Salute nel 2004, è ribadita la necessità di seguire una dieta bilanciata, che comprenda:
-
- 5 o più porzioni di frutta e verdura al giorno, con 50g di insalata e 150g di frutta;
-
- 6 o più porzioni di cereali (meglio se integrali) al giorno, con 50g di pane e 80g di pasta o riso;
- più carboidrati complessi (pane e pasta) e meno zuccheri semplici (caramelle, dolci, bevande zuccherate).
Per quanto riguarda i bambini affetti da colesterolo alto, si sottolinea l’importanza di instaurare abitudini alimentari corrette che possano sedimentarsi nella vita adulta. Durante la crescita, gli alimenti vietati sono pochi, ma bisogna bilanciarli in modo adeguato, distribuendo le calorie in questo modo: 12-14% di proteine, sia animali che vegetali, in egual misura; 60% di carboidrati, specialmente quelli complessi, 25-30% di lipidi, con meno del 10% di grassi saturi. I grammi di fibre consigliati, sono compresi tra 5 + numero degli anni del bambino e 10 + numero degli anni del bambino. Ad es., se ha 8 anni, i grammi andranno da 13 (5 + 8) a 18 (10 + 8).
Concludiamo spezzando una lancia a favore delle uova. Alcune ricerche recenti sostengono che, nei soggetti in buona salute, mangiare questi alimenti non alza il colesterolo cattivo. Per cui le uova non andrebbero inserite nella black list degli alimenti NO.
Per tre ragioni:
-
- anzitutto, la maggior parte del colesterolo viene sintetizzato dal corpo, per cui il contributo dell’alimentazione risulta secondario.
-
- Inoltre, i cibi grassi non sarebbero pericolosi in generale, ma solo per soggetti molto sensibili all’eccesso di lipidi.
- Infine, gli unici grassi veramente ‘’cattivi’’, sarebbero quelli trans-saturi… da evitare come la peste!
Avvertenza
Le informazioni presenti in questo articolo hanno scopo puramente divulgativo. Non sono consigli medici né pareri medici e non vanno intese in alcun modo come tali. Prima di cominciare qualunque dieta anti colesterolo o assumere integratori o altri prodotti per ridurre o normalizzare i tuoi livelli di colesterolo o di trigliceridi, rivolgiti sempre a un medico per fare le analisi del sangue e avere un parere professionale. Evitare il fai da te è fondamentale per non incorrere in possibili rischi o effetti collaterali. Si declina ogni responsabilità per qualsiasi disturbo o problema dovesse verificarsi a causa di una dieta anti-colesterolo o dell’assunzione di integratori o altri prodotti per la riduzione di colesterolo e/o trigliceridi.
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