Siamo arrivati alla seconda fase della dieta Dukan… il peggio è passato! Adesso vediamo cosa ci aspetta nella fase di crociera.
Rispetto alla fase di attacco, durante la quale abbiamo mangiato soltanto proteine, scelte tra 72 dei 100 alimenti consentiti dalla dieta, ora andremo a inserire nel menu anche 28 verdure.
Tra poco vedremo quali.
Tabella di Contenuti
Obiettivo e durata
La fase di crociera è quella che ci consente di raggiungere il peso che ci siamo prefissati. Per questo motivo la sua durata non è sempre uguale, ma varia da persona a persona in base ai chili che vogliamo lasciarci alle spalle.
Dukan stima che in questa fase dovremmo perdere da un chilo a un chilo e mezzo a settimana, prima di fermarci e passare alle fasi successive, ovvero quelle di consolidamento e di stabilizzazione.
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L’obiettivo della fase di crociera èil raggiungimento del Giusto Peso, concetto chiave nel metodo dimagrante del nutrizionista francese. Con il termine ‘’giusto peso’’ si intende il peso ideale di una persona. Per determinarlo, non vanno considerate solo le caratteristiche fisiche oggettive come altezza, corporatura e peso di partenza, ma anche fattori personali come il peso massimo e minimo raggiunti nella nostra vita, le nostre aspettative, i fattori ereditari, l’età, le eventuali gravidanze, ma soprattutto la nostra motivazione e forza di volontà.
Come si misura il giusto peso
È un calcolo molto semplice che possiamo fare in pochi minuti. Basta andare sul sito della dieta Dukan, inserire i dati richiesti e compilare un breve questionario online. In questo mondo avremo anche una tabella dell’intero piano personalizzato della nostra dieta dimagrante, con le indicazioni sulla durata delle 4 fasi che dobbiamo seguire.
A questo proposito, ovviamente, è importante calcolare il giusto peso prima di iniziare la dieta. Inoltre, avere sotto gli occhi un programma preciso, può essere un buon modo per organizzarsi e mettere a fuoco quello che ci aspetta.
Il giusto peso, però, non deve per forza essere immutabile, anzi, se durante la fase di crociera ci accorgiamo che abbiamo valutato male qualcosa, possiamo cambiarlo senza problemi, abbassando o alzando l’asticella del nostro obiettivo.
Che fare se ci accorgiamo che l’obiettivo che ci eravamo prefissati è troppo difficile da raggiungere, o non abbiamo più la forza o la costanza per continuare a perdere peso? In questi casi, l’autore del libro “La dieta Dukan”, consiglia di passare direttamente alla fase di consolidamento della dieta Dukan: meglio mettere al sicuro i risultati raggiunti, piuttosto che rischiare di vanificare gli sforzi fatti.
Effetti collaterali
Rispetto alla fase di attacco del regime Dukan, quella di crociera è un po’ meno squilibrata perché reintroduce nella dieta anche le verdure, con il loro apporto di vitamine e sali minerali. Quindi in questa fase l’intestino dovrebbe recuperare un po’ di regolarità.
D’altro canto, continua ad essere bandita la frutta, oltre ai carboidrati e ai grassi che, se in eccesso sono poco salutari, svolgono comunque una funzione energetica importante per l’organismo. Quindi stanchezza, affaticamento e cefalee sono possibili anche in questa fase.
In più, secondo le linee guida del Ministero della Salute uno dei maggiori fattori di prevenzione contro lo sviluppo di diverse malattie è una dieta ‘’completa, varia e bilanciata’’. Per fare un esempio, il menu giornaliero standard potrebbe comprendere il 16-18% di proteine, il 48-54% di carboidrati, il 27-36% di grassi, più 18-41 gr di fibre e 268-653 mg di sodio al giorno.
Dello stesso avviso anche l’Organizzazione Mondiale della sanità, che consiglia di assumere circa 5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno – quindi un po’ ad ogni pasto – e comprende nel menu anche un po’ di grassi (meglio se insaturi), di sale e di zucchero.
Di conseguenza, privarsi di intere categorie di alimenti può nuocere alla salute, favorendo l’insorgenza o il peggioramento, ad esempio, di malattie renali, diabetiche, epatiche e cardiovascolari, oltre al carenze nutrizionali, stress e alterazioni dell’umore.
Controindicazioni
Per la fase di crociera, restano valide le considerazioni già fatte per quella di attacco. Infatti, essendo poco equilibrato, anche lo schema alimentare della seconda fase non è indicato in gravidanza, durante l’allattamento, in menopausa e nei periodi di intenso allenamento fisico o mentale (ad es. prima di un esame o di una gara).
Inoltre, come abbiamo già visto, questo tipo di regime alimentare potrebbe essere dannoso in presenza di carenze alimentari, allergie/intolleranze, diabete, ipertensione, colesterolo alto e problemi a reni, fegato, cuore o intestino, per cui in questi casi il parere medico – sempre consigliato – risulta assolutamente fondamentale.
Cosa funziona la fase di crociera, nel dettaglio
La fase di crociera prevede di integrare e alternare due diversi regimi alimentari: alcuni giorni dovremo assumere solo proteine pure (giorni PP) come nella fase di attacco, mentre in altri dovremo affiancare agli alimenti proteici anche le verdure (giorni PV).
La frequenza dell’alternanza ‘’solo proteine’’ e ‘’proteine+verdure’’ è variabile: ad esempio, si può scegliere di fare un giorno di proteine alternato ad uno di verdure, oppure tre di fila solo di proteine seguiti da altri tre di proteine+verdure.
Nella nuova edizione de La Dieta Dukan (Sperling & Kupfer, 2013, p.96), l’autore sostiene che:
- nel breve periodo, il ritmo più efficace è quello che alterna 5 giorni PP a 5 giorni PV. Questo tipo di alternanza dà risultati rapidi, ma è anche la più difficile da seguire;
- altrettanto efficace, anche se più lento, è il ritmo che alterna 1 giorno PP a 1 giorno PV. Dukan lo consiglia in quanto è meno radicale e più facile da seguire del precedente;
- in caso di minimo sovrappeso, si possono fare 2 gg (non consecutivi) di PP e 5 di PV;
- le donne magre, ma affette da cellulite, possono avere buoni risultati a livello locale; alternando 2 giorni (non consecutivi) di PP a 5 giorni di alimentazione normale (quindi, anche con altri alimenti rispetto a proteine e verdure), purché senza eccessi.
Le regole fondamentali della fase di crociera sono più o meno le stesse che abbiamo visto in precedenza. Sembrano sottigliezze, ma sono proprio queste le cose che fanno la differenza nel risultato finale:
- Bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, preferibilmente a basso contenuto di sale. Possiamo integrare l’acqua anche con tè e tisane o altre bevande senza zucchero.
- Attività fisica: anche in questa fase è raccomandata una camminata di almeno 30 minuti al giorno. Quando il peso smette di calare, si può passare a 60 minuti, ma solo per 4 giorni, in modo da far ripartire il dimagrimento. Se non siamo già allenati, comunque, evitiamo attività fisiche troppo intense, perché il corpo deve ancora abituarsi ai cambiamenti introdotti nella
- La crusca d’avena resterà sempre nella dieta. Ora la dose sale però a due cucchiai al giorno, che possiamo sciogliere nel latte o mischiare allo Meglio consumarla di mattina, o al massimo entro il primo pomeriggio: il momento ideale sarebbe la colazione.
- Gli alimenti vanno cotti alla griglia oppure bolliti, al vapore o al forno. Bene anche le verdure crude.
A proposito delle verdure: come sempre, Dukan sottolinea che possiamo mangiarne quante vogliamo fino ad essere sazi, ma senza sforzarci e senza mai sostituirle completamente alle proteine. Qualunque sia la quantità di cibo che mangiamo, infatti, dovremmo continuare a perdere peso, anche se in questa fase il calo tende a rallentare un po’ proprio a causa dell’acqua contenuta negli ortaggi.
Secondo Dukan (La Dieta Dukan, Sperling & Kupfer, 2013, pp. 97-98), se il sovrappeso è rilevante, ad esempio nell’ordine di venti chili o più, in media si può perdere circa un chilo ogni sette giorni, arrivando a calare di circa 10 chili in un paio di mesi. Dopodiché il dimagrimento rallenta, con periodi di stallo in cui il peso sembra assestarsi.
Cosa si può mangiare
Vediamo ora nello specifico gli alimenti consentiti durante la fase di crociera della dieta Dukan:
- Carne bianca: pollo, coniglio, tacchino
- Carne rossa: manzo (ma non la costata), vitello, cavallo: tutti cotti alla griglia o arrosto. Volendo anche bolliti (il manzo non è male, gli altri li eviterei)
- Prosciutto cotto, bresaola
- Pesce e frutti di mare, come per la prima fase della dieta
- Molluschi e crostacei
- Uova, ma meglio non esagerare: massimo 4 a settimana
- Latticini a basso contenuto di grassi
- Funghi
- Verdure: crude o cotte, a volontà. Melanzane, broccoli, zucchine, finocchi, cavolo, bietole, porri, radicchio, lattuga, rucola, spinaci, asparagi, cipolle, peperoni, pomodori… Dobbiamo evitare però patate, mais, piselli, fave, ceci, fagiolini e fagioli, lenticchie e carciofi. Anche con le carote, in realtà, dovremmo andarci piano.
Per quanto riguarda i condimenti, ovviamente dobbiamo evitare tutti quelli grassi come burro, strutto e margarina. Limitare l’uso del sale e utilizzare al suo posto aromi e spezie. Vanno benissimo aglio, aceto, senape (poca) e cipolla. Una soluzione consigliata da Dukan – non indicata però nel caso si soffra di diarrea cronica – è la vinaigrette preparata con olio di vaselina.
Assolutamente vietati nella fase di crociera tutti i tipi di carboidrati, la frutta, lo zucchero e i grassi in genere.
Terminata la fase di crociera, dovremmo aver raggiunto il nostro peso ideale. Ora dobbiamo soltanto stare attenti a non cadere in tentazione e a mantenere il peso forma nel tempo.
Vediamo come fare nella prossima fase, quella di stabilizzazione nella dieta Dukan.
Attenzione!
Ricordiamo che questo articolo ha scopo puramente divulgativo e si propone solo di fornire informazioni generali, non pareri o consigli medici di alcun tipo. Consigliamo vivamente a tutti – comprese le persone in buona salute – di rivolgersi sempre ad un medico di fiducia o ad un nutrizionista esperto prima di cambiare il proprio regime alimentare e di iniziare qualsivoglia tipo di dieta. Questo per bilanciare l’alimentazione in base ai propri bisogni ed evitare rischi inutili.