Diciamolo subito: in gravidanza, acquistare peso è normale. Oltre alla tua massa corporea, c’è quella del feto che cresce, dell’utero che si allarga, della placenta, del liquido amniotico. Il seno si gonfia e il grasso tende ad accumularsi sui fianchi come scorta di energia. Qualche chilo in più, quindi, è assolutamente fisiologico.
L’importante è mantenere un peso forma corretto: cioè, né ingrassare troppo, né deperire.
Il nemico da combattere, quindi, è la ‘’malnutrizione’’. Che non significa solo mangiare male, che anche nutrirsi poco o acquistare troppi chili. Nel primo caso, il rischio è quello di incorrere in carenze nutritive che possono associarsi ad anemia, difetti cardiovascolari e malformazioni del feto.
Anche il sovrappeso, però, può causare problemi. Ingrassare troppo sull’addome, ad esempio, può peggiorare mal di schiena, gonfiore e vene varicose, oltre a rendere più difficile avvertire i movimenti del bambino e rimettersi in forma dopo il parto. Inoltre, in certi casi, potrebbe associarsi a ipertensione e diabete gestazionale, compromettendo anche la salute del nascituro.
Secondo il Ministero della Sanità, l’aumento di peso in gravidanza, che si verifica soprattutto a partire dal quinto mese, deve essere costante e graduale. In media, va bene acquistare tra i 9 ed i 12 Kg. Ma il corpo di ogni donna è diverso, per cui è fondamentale chiedere consiglio al proprio medico.
Per partire con il piede giusto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità specifica l’importanza di valutare l’indice di massa corporea o BMI (peso in kg/altezza al quadrato) all’inizio della gravidanza:
- donne sottopeso (BMI < 18.5): dovrebbero ingrassare tra i 12.5 e i 18 kg;
- donne normopeso (BMI tra 18.5 e 24.9): dovrebbero acquistare tra 11.5 e 16 kg;
- donne sovrappeso (BMI tra 25 e 29.9): dovrebbero ingrassare di 7–11.5 kg;
- donne obese (BMI > 30): dovrebbero prendere circa 5–9 kg.
Ovviamente si tratta di valori teorici indicativi, che vanno sempre integrati con altre informazioni, come lo stato nutrizionale, la salute generale, lo stile di vita e la quantità di energia necessaria alle attività quotidiane di ogni donna. Queste valutazioni vanno fatte da un esperto: non farle da sola!
In generale, comunque, la soluzione migliore per mantenere il giusto peso in gravidanza è seguire una dieta salutare ed equilibrata, che comprenda:
- la giusta quantità di energia, proteine, vitamine e minerali;
- la giusta varietà di alimenti, tra cui carne, pesce, frutta, verdure verdi e arancioni, fagioli, noci, cereali integrali e latticini pastorizzati.
Di seguito parleremo proprio di dieta dimagrante e gravidanza! Al termine dell’articolo potrai scaricare un PDF con le ricette da provare.
Tabella di Contenuti
Consigli base per non ingrassare troppo
E’ bene fare subito una precisazione: parlando di dieta in gravidanza intendiamo in realtà uno stile alimentare sano ed equilibrato “per non prendere troppi chili”. Le future mamme potranno seguire una serie di linee guida, che troverai di seguito, per controllare il peso mese per mese.
Cominciamo con qualche dritta. Durante la gravidanza:
- non cercare di dimagrire! Non devi puntare a pesare meno di prima, ma piuttosto cerca di non ingrassare in modo eccessivo. Certo, all’inizio della gravidanza, è possibile che, tra nausee e vomito, si verifichi un piccolo calo di peso. Questo è fisiologico. Se ti privi volontariamente del cibo, invece, ne privi anche il tuo bambino. Quindi non mangiare poco, ma mangia sano e fai una moderata attività fisica.
- aumenta il fabbisogno di proteine, mentre quello di grassi e carboidrati resta più o meno lo stesso. Non vale mangiare il doppio della pasta!
- Le ‘’voglie’’ non indicano che il tuo corpo ha bisogno di quegli alimenti, ma dipendono da fattori ormonali e psicologici che non vanno demonizzati. Nei limiti della salute e del buon senso, quindi, qualche peccatuccio si può fare.
- Non andare in fissa! Come abbiamo detto, ingrassare in gravidanza è normale. Il tuo corpo cambia per accogliere al meglio la nuova vita che cresce dentro di te. Non preoccuparti dei chili in più: dopo il parto, avrai tutto il tempo di perderli gradualmente.
- Leggi anche le informazioni del Ministero della Sanità sulla corretta alimentazione in gravidanza
Mangiare sì, ma non per due!
Una volta si diceva che in gravidanza “bisogna mangiare per due”, ma si tratta di un falso mito. Più che mangiare tanto, bisogna mangiare bene. E questo per preservare sia la salute della mamma che quella del bebè. Lasciarsi andare agli eccessi, infatti, è errato tanto quanto privarsi di cibo sano e nutriente. E se è vero che siamo quello che mangiamo, in qualche modo anche il tuo bambino sarà il risultato di quello che mangi in stato interessante!
In realtà, l’alimentazione da seguire in gravidanza non è poi così diversa da quella normale. Durante la gestazione, infatti, il fabbisogno quotidiano medio, varia da 350 calorie in più nel secondo semestre a circa 460 calore in più nel terzo. Questo, in generale.
Una mamma molto giovane, ad esempio, può aver bisogno di più energia, così come chi aspetta due gemelli, è sottopeso, sta già allattando un altro bimbo, non è in piena salute o conduce una vita frenetica. Anche le giornate non sono tutte uguali: una lunga passeggiata ha sicuramente bisogno di più energie rispetto a un pomeriggio sul divano!
Consigli per rimanere in forma durante la gravidanza
Rimanere in forma in gravidanza non è facile, ma è possibile! Vediamo alcuni piccoli accorgimenti che ti aiuteranno a superare al meglio i mesi di gestazione:
- cerca di fare un po’ di attività fisica ogni giorno. Ovviamente niente maratone o sforzi esagerati! Puoi passeggiare, nuotare, fare aerobica, acqua gym, yoga per 30-40 minuti. Scegli un’attività a bassa intensità che non rischi di farti perdere l’equilibrio, creando traumi al feto.
- Bevi almeno 2 litri d’acqua al giorno, preferibilmente oligominerale e non gasata, per restare idratata e combattere la stitichezza tipica della gravidanza.
- Spalma una crema idratante su pancia e fianchi almeno due volte al dì: questo ti aiuta a prevenire le smagliature, che possono comparire soprattutto tra il sesto e l’ottavo mese a causa dei cambiamenti ormonali e della pancia che cresce.
- Abiti comodi. In genere dal terzo mese i vestiti di sempre cominciano a stringere. Prediligi capi larghi, traspiranti, non sintetici e privi di coloranti. Per non comprimere ulteriormente la circolazione e non irritare la pelle, che in questa fase è molto sensibile.
- Evita i tacchi alti. Man mano che cresce, la pancia ti porta a cambiare postura, inarcando la schiena. Questa posizione può provocare dolori nella zona lombare e sacrale, oltre a gonfiori alle caviglie. Bene allora le scarpe comode ma non rasoterra, per non affaticare i tendini. Quindi: sì ai sandali con 4-5 cm di tacco largo, no alle ballerine strette in punta.
- Dormi bene. Ne hai bisogno! Un massaggio o un bagno caldo prima di andare a letto, ti aiutano a rilassare i muscoli. Per stare più comoda, prova a dormire su un fianco, mettendo un cuscino sotto la pancia e uno tra le ginocchia. E se ti viene sonno in pieno giorno, concediti tranquillamente un pisolino: dormire di più è normale, specialmente i primi mesi.
I benefici di un’alimentazione bilanciata
In gravidanza è importante seguire una dieta varia ed equilibrata, che consenta di consumare:
- alimenti ricchi di ferro e calcio, utilissimi per lo sviluppo del feto. Tra i cibi che contengono ferro: carne, legumi, cereali, frutta secca, verdure a foglia verde. Il calcio, invece, abbonda nel latte, in pesci come alici e polipo, nelle mandorle, nella rucola e negli spinaci.
- Vitamine, che aiutano a prevenire le malformazioni del feto. Se consumi ogni giorno legumi, frutta e verdura – di stagione e ben lavata – non dovresti aver bisogno di ulteriori integrazioni vitaminiche. A meno che una specifica carenza nutrizionale non lo richieda.
- Grassi ‘’buoni’’: via libera all’olio extravergine di oliva e all’Omega 3, che supporta lo sviluppo delle funzioni cerebrali, cognitive e visive del tuo bambino. Lo trovi soprattutto in pesce, noci, semi di lino, olio di kiwi e di canapa.
- Acido folico e folati: sono vitamine del gruppo B, essenziali per la sintesi di DNA e proteine. Servono per la corretta formazione dell’embrione. Li trovi, ad esempio, in arance, limoni, fragole, meloni, banane, asparagi, broccoli, cavoli, spinaci, fagioli, lenticchie, ceci e piselli.
In base alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, un’integrazione giornaliera di ferro può essere consigliata per prevenire anemia materna, sepsi puerperale (un’infezione del tratto genitale che può accompagnarsi a dolori pelvici, febbre alta e perdite vaginali), basso peso alla nascita e parto prematuro.
L’integrazione quotidiana di calcio, raccomandata solo in caso non se ne assuma già abbastanza con la dieta, può invece alleviare i crampi alle gambe e ridurre il rischio di preeclampsia, un disturbo serio che può condurre anche al distacco della placenta.
Il Ministero della Sanità raccomanda inoltre di integrare la dieta con acido folico a partire da un mese prima del concepimento, continuandone l’assunzione per i primi tre mesi di gravidanza. In questo modo, è possibile prevenire la formazione di gravi malformazioni neonatali, come la spina bifida, l’anencefalia e alcuni difetti cardiovascolari.
Naturalmente, queste sono indicazioni di massima. Prima di assumere qualunque integratore, chiedi sempre un parere medico!
Quello che mangi pesa sul bebè
Con l’alimentazione e con l’allattamento al seno, una mamma va a trasferire al bambino ciò di cui ha bisogno per crescere e formarsi. Si tratta di un passaggio che segna il bimbo sia in pancia, che da adulto. Ecco perché il regime alimentare corretto prevede anche l’eliminazione di alcolici, caffeina e proteine crude.
Cibi da evitare in gravidanza
Quello che mangi tu, arriva anche al tuo bambino. E questo avviene sia durante la gravidanza, quando il feto si nutre attraverso il cordone ombelicale, sia dopo la nascita, con l’allattamento al seno. Per cui, le scelte alimentari che fai oggi, possono contribuire a rendere tuo figlio più forte e sano domani.
Ecco perché, in gravidanza, seguire un regime alimentare corretto è fondamentale.
Vediamo alcuni cibi da evitare o limitare:
- NO agli alcolici: quando bevi, dopo pochi minuti l’alcol arriva al feto, che però non ha gli enzimi che servono a metabolizzarlo, per cui finisce per accumularlo nei suoi organi.
- Limita tè e caffè: la caffeina, che ha un effetto stimolante, può aumentare il battito cardiaco e attraversare la placenta, creando danni al feto. Non prenderne più di 300 milligrammi al giorno (2-3 tazzine). Evita anche le bibite e i prodotti che contengono caffeina, come il tiramisù.
- NO a uova crude, poco cotte o strapazzate, maionese e zabaione fatti in casa. Se sono contaminati dal batterio della salmonella, potresti contrarre la salmonellosi, un’infezione alimentare che può compromettere lo sviluppo del bambino, provocando gravi rischi, tra cui la nascita prematura. Compra sempre uova ben imballate, non refrigerate e con il guscio integro.
- NO a carne cruda (ad es. carpaccio), poco cotta (ad es. bistecca al sangue) o affumicata; pesce crudo e sushi; salumi freschi o poco stagionati (ad es. bresaola, speck, pancetta, prosciutto crudo, salsiccia, wurstel crudi); latte crudo o non pastorizzato; frutta e verdura cruda non ben lavate. Se questi alimenti sono contaminati con le feci di un gatto malato, è possibile contrarre la toxoplasmosi, una malattia parassitaria che, se presa in gravidanza, può contagiare anche il feto, causando danni gravi e persino l’aborto.
- Paté, formaggi morbidi, (ad es. brie, camembert, feta, taleggio, gorgonzola, ricotta), frutti di mare o molluschi crudi, pesce affumicato, dolci alle creme. Se infetti, questi alimenti possono veicolare la listeriosi, un’infezione alimentare che può causare problemi seri sia alla mamma che al bambino, tra cui parto prematuro e listeriosi congenita.
- Limita il sale, che aumenta il rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari. In generale il sale migliore è quello iodato, perché durante gravidanza e allattamento aumenta il fabbisogno di iodio. Per sicurezza, però, chiedi al tuo medico, specialmente se soffri di patologie tiroidee.
- NO ai grassi saturi come burro, margarina e dolci alle creme (fatti con uova crude o latte non pastorizzato). Alcuni studi sembrano indicare che, mangiando molti grassi in gravidanza, si può esporre il bambino ad un maggior rischio di sviluppare l’obesità. Usa olio extravergine!
- Non esagerare con lo zucchero, che potrebbe condurre a squilibri metabolici, alterando la sensibilità del feto all’insulina. Meglio allora pane e pasta integrali, patate, miele e fruttosio. No invece ai dolcificanti all’aspartame, che potrebbero nuocere allo sviluppo del nascituro.
- Evita tonno, sgombro e pesce spada, che potrebbero contenere metil-mercurio: una sostanza tossica che tende ad accumularsi nell’organismo, con effetti dannosi sul sistema nervoso.
- Infine, NO al cibo spazzatura: hot dog, patatine fritte, merendine, noccioline… in generale, se una cosa fa male a te, fa male anche al tuo bambino!
Cibi consigliati: cosa mangiare?
Cosa si può mangiare per non ingrassare troppo? L’alimentazione consigliata prevede alimenti sani, ricchi di ferro, calcio e vitamine, tra cui la vitamina B12: un elemento fondamentale per il metabolismo dei grassi, reperibile nel pesce e nella carne rossa.
Ecco gli alimenti SÌ:
- Carni magre, ben cotte;
- Pesci arrosto, al cartoccio, al vapore o in umido. Ottimi, ad esempio, sogliola, merluzzo, nasello, trota, palombo, dentice e orata;
- cereali integrali e legumi, ricchi di magnesio, un elemento essenziale per le funzioni cerebrali e muscolari;
- Formaggi magri, come fiocchi di latte, mozzarella, ricotta, crescenza e robiola;
- Latte e yogurt magri e pastorizzati;
- frutta e verdura di stagione, da consumare ogni giorno cotta o fresca (in questo caso, lavarla con cura). Bene, ad esempio, asparagi, spinaci, broccoli, meloni e arance.
Alcuni consigli extra:
- mangia lentamente: l’ingestione di aria può aumentare il senso di gonfiore addominale;
- risciacqua tutti gli alimenti crudi con acqua e bicarbonato, anche se poi li sbucci o li cuoci;
- Non mangiare frutta, verdura cruda o erbe fresche se non sai come sono state lavate;
- tieni separati gli alimenti crudi da quelli cotti, e usa coltelli diversi per tagliarli;
- usa il forno al posto del microonde, che può non cuocere a dovere l’interno degli alimenti;
- … e cerca di non fumare! Può causare gravi danni alla salute del nascituro. Se di solito concludi il pasto con caffè e sigaretta, prova a sostituirli con una tisana e qualche mandorla.
Menu settimanale: cosa mangiare in ogni trimestre
Di seguito vediamo un esempio di dieta da provare nel primo trimestre.
In questa fase in media il fabbisogno calorico aumenta solo di 1 grammo al giorno, per cui niente abbuffate!
Anche se è importante assumere circa 100-150 grammi di carboidrati ogni giorno.
Lunedì
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- Colazione: yogurt o latte + muesli e frutta;
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- Pranzo: pasta integrale con verdure e parmigiano;
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- Cena: un piatto di petto di pollo + contorno di verdure + pane integrale;
- Spuntino e merenda giornalieri a base di frutta fresca o secca.
Martedì
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- Colazione: tisana o spremuta + pane integrale e affettati;
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- Pranzo: riso con lo zafferano + contorno di verdure;
- Cena: verdure + frittata e pane integrale;
Mercoledì
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- Colazione: toast e formaggio o pane e marmellata + tè o latte;
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- Pranzo: pasta con sugo al pomodoro + contorno di verdure;
- Cena: minestrone o zuppa di verdura + crostini di pane integrale.
Giovedì
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- Colazione: yogurt o latte + muesli + frutta;
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- Pranzo: pasta con fagioli o ceci + verdure;
- Cena: pesce cotto al forno + contorno di patate o sformato a base di legumi.
Venerdì
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- Colazione: spremuta + tè o infuso + pane integrale e affettati;
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- Pranzo: torta salata a base di verdure;
- Cena: scaloppine e zucchine + un panino integrale.
Sabato
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- Colazione: toast integrale + ricotta o marmellata + tè o latte;
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- Pranzo: insalatona di farro o orzo + verdure;
- Cena: carne + contorno di pomodori + pane integrale.
Domenica
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- Colazione: yogurt o latte + muesli + frutta;
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- Pranzo: riso integrale + formaggi verdure;
- Cena: pesce e patate o polpette preparate con legumi.
Secondo trimestre
Il secondo trimestre, in genere, per le future mamme è il più rilassante. Le nausee sono passate – o almeno si sono attenuate – e il pancione non pesa ancora eccessivamente. Il bambino cresce, puoi sentirlo muovere e scoprire di che sesso è. In questa fase, si forma lo scheletro del feto e il tuo ventre cresce a vista d’occhio. Dalla quattordicesima settimana, quindi, hai bisogno di più energia!
A seconda del tuo peso, ti serviranno circa 150-350 calorie in più. Per assumerle, fai 5 pasti al giorno, integrando pranzo, cena e colazione, con due spuntini (uno a metà mattina e uno nel pomeriggio) a base di frutta fresca, pane integrale, yogurt magro, frutta secca, 30 grammi di grana o un bicchiere di latte scremato.
Terzo trimestre
Durante il terzo semestre, il tuo bambino si prepara a conoscerti. Gli crescono capelli, dita ed unghie. Può aprire gli occhi e girarsi a testa in giù. In questa fase, l’utero aumenta di volume, arrivando fino a 900 grammi, senza contare il peso del feto e del liquido amniotico! È facile quindi soffrire di un po’ di bruciore, acidità o stipsi, a causa della compressione dello stomaco.
In questa fase, il fabbisogno energetico aumenta di circa 21 grammi al giorno. A seconda del tuo peso di partenza, potresti quindi aver bisogno di assumere dalle 200 alle 460 calorie in più.
Per agevolare l’intestino e assorbire i succhi gastrici, mangia almeno 30 grammi di fibre al giorno. Bene pasta integrale, riso basmati, legumi e cinque porzioni tra frutta e verdura al dì. Usa sughi semplici e aggiungi un po’ di proteine – come latte, pollo o tacchino – ad ogni pasto.
Che fare se hai messo su peso prima di restare incinta?
Una donna che prende peso prima della gravidanza potrebbe incontrare maggiori difficoltà durante i 9 mesi di gestazione. A risentirne in particolare saranno le tue gambe, sempre più affaticate, e la circolazione. Le donne obese, con scarsa regolazione metabolica, hanno un’alterazione del microbiota intestinale. Ciò si traduce in possibili danni al neonato, legati ad allergie, obesità e diabete.
Acidi biliari e colestasi gravidica
Gli acidi biliari, contenuti nella bile, sono delle sostanze prodotte dal fegato tramite la demolizione delle molecole di colesterolo. Svolgono un ruolo fondamentale nei processi di digestione e assorbimento dei lipidi e delle vitamine liposolubili. In gravidanza, questi acidi aumentano in modo fisiologico, anche a causa di fattori ormonali legati al ruolo degli estrogeni.
La quantità eccessiva di acidi biliari nel sangue può nuocere al feto, inibendone ad esempio il corretto sviluppo dei polmoni. Per tenere sotto controllo questo valore, è fondamentale seguire un’alimentazione che non affatichi il fegato. Perciò:
- bevi molta acqua
- evita grassi, insaccati, fritti e spezie
- scegli cibi light, non troppo unti o piccanti
- consuma grandi quantità di verdura
- niente alcol, caffè, tè e bevande gasate
Ma si può fare la dieta in gravidanza?
Come abbiamo visto, l’alimentazione in dolce attesa svolge un ruolo fondamentale, soprattutto per la crescita del bambino. L’aumento di peso c’è e deve esserci, ma è importante che l’incremento ponderale sia equilibrato. Per una gravidanza serena, infatti, serve un apporto di nutrienti corretto e bilanciato.
In generale, le future mamme dovrebbero assumere ogni giorno circa il 55-60% di carboidrati, il 25-30% di grassi (meglio se insaturi) e il 10-15% di proteine, oltre a due litri d’acqua naturale, preferibilmente a temperatura ambiente. Aumentando gradualmente la quantità di calorie giornaliere e arricchendo l’alimentazione con la giusta quantità di vitamine e sali minerali.
Quindi sì alla dieta, intesa però come regime alimentare salutare, non come privazione di cibo. Non perdere di vista il vero obiettivo: non ingrassare troppo serve a garantire la tua salute e quella del tuo bambino… e non a vincere la prova bikini!
Controindicazioni
Seguire una dieta equilibrata durante la gravidanza, non presenta particolari controindicazioni. In questa fase, però, il tuo rapporto con il cibo potrebbe essere più complicato del solito… per evitare i fastidi della nausea e del vomito, abituati a fare pasti piccoli e frequenti, e tieni sempre a portata di mano un po’ di pane integrale per assorbire i succhi gastrici. Inoltre, se lo stomaco non è a posto, meglio tenersi alla larga da caffè, spremuta d’arancia e cibi con sapori troppo forti.
Considera poi che ogni dieta, compresa quella da seguire mentre sei in attesa, va personalizzatain base alle tue esigenze.Età, forma fisica, peso iniziale, allergie, intolleranze, carenze nutrizionali, patologie (soprattutto quelle croniche), interazioni farmacologiche, livello di attività fisica e mentale giornaliera: questi sono alcuni dei fattori essenziali da prendere in considerazione insieme al tuo dottore.
Prima di cominciare la dieta, quindi, ti consigliamo di chiedere sempre un parere medico.
Opinioni scientifiche
Uno studio americano del 2002, pubblicato sulla rivista Obstetrics & Gynecology, e condotto dal team di Brenda Rooney e Charles Schauberger, ha indagato la correlazione tra l’eccesso di peso in gravidanza e lo sviluppo di obesità dopo il parto. La ricerca, che ha seguito 795 donne nel corso di dieci anni, sembra indicare che ingrassare troppo in gravidanza, possa predire l’obesità delle mamme nel lungo periodo. Specialmente se, a sei mesi dal parto, i chili di troppo sono ancora lì.
Un’altra ricerca, condotta nel 2010 dal dottor David Ludwig del Children’s Hospital di Boston e dal professor Currie della Columbia University, ha indagato l’associazione tra l’aumento di peso in gravidanza e il peso del bambino alla nascita. I risultati dello studio – basato sugli atti di nascita dei figli di oltre 500.000 donne concepiti nell’arco di tredici anni -, sembrano indicare un trend preciso: le donne che in gravidanza avevano acquistato più di 24 kg, hanno dato alla luce bambini molto più in carne di quelle ingrassate solo 8-10 kg. E ciò indipendentemente da fattori genetici.
Infine, l’importanza di tenere sotto controllo il peso mentre si è in attesa, è riconosciuta anche dall’ACOG – American College of Ostetricians and Gynecologists –, secondo cui l’ammontare del peso acquisito in gravidanza può influenzare ‘’la salute immediata e futura’’ sia della mamma che del bambino. Per cui, è fondamentale calcolare il BMI della donna durante la prima visita prenatale.
Avvertenze
Le informazioni che trovi in questo articolo hanno scopo puramente generale e divulgativo e NON sono in alcun modo dei consigli o dei pareri medici. Non usarli come tali, ma affidati sempre a un medico di fiducia per trovare l’alimentazione migliore per la TUA gravidanza. Quello che va bene per alcune mamme, infatti, può non essere adatto ad altre. Quindi se sei in dolce attesa, non cominciare nessuna dieta senza avere prima un parere medico personalizzato. Si declina ogni responsabilità per qualunque tipo di problema o disturbo si dovesse verificare a seguito della dieta in caso si decidesse autonomamente di mettere in pratica le informazioni fornite nell’articolo.
Per approfondire:
- Guida ‘’Alimentazione in gravidanza’’ a cura della Fondazione Gruppo Ospedaliero San Donato (progetto EAT), 2015
- “Gravidanza e alimentazione: il decalogo con i consigli di Alberto Mantovani per ridurre il rischio di malformazioni”, pubblicato sul sito de Il Fatto Alimentare l’8 ottobre 2015
- “L’esperto risponde. Sono incinta: posso continuare a fumare?”, pubblicato su fondazioneveronesi.it il 5 luglio 2017
- “La sindrome feto-alcolica”, Ministero della Salute, 8 luglio 2014
Conclusioni
Abbiamo visto che il peso in gravidanza è un fattore importante. Ricorda che tenerlo sotto controllo non significa ‘’dimagrire’’, ma al contrario ‘’ingrassare’’ nel modo giusto.
Per sapere quanti chili è bene mettere su mese dopo mese, e studiare un’alimentazione bilanciata che fornisca al tuo bambino tutto quello che gli serve per crescere, evita il fai da te e i consigli della nonna: ogni gravidanza è diversa! Per questo, affidarsi ad un medico di fiducia è essenziale.
E se tieni alla silhouette, non ti preoccupare. Dopo il parto, potrai riacquistare la linea con tutta calma, seguendo una dieta ipocalorica adatta a rimodellare le tue forme, come la dieta Chetogenica, la dieta Rina,la dieta crossfit o il metodo alimentare Zona. In alternativa, puoi provare anche gli effetti della Garcinia Cambogia e, soprattutto, fare tanto moto!
Scarica il PDF con le ricette adatte alla gravidanza
A questo punto, è ora di passare ai fatti: scarica il PDF con le ricette consigliate per questa dieta, ma mi raccomando: prima di metterti ai fornelli, chiedi consiglio al tuo medico!