Si tratta di una dieta ideata da Alberico Lemme, farmacista di Desio (MB), nonché personaggio mediatico molto discusso.
Nei suoi libri, il Dottor Lemme spiega che il regime alimentare da lui proposto non sarebbe propriamente una dieta, ma una “filosofia alimentare”, cioè uno stile di vita basato sulle regole della biochimica. L’idea di base è quella di usare ‘’il cibo come un farmaco’’ per prevenire e liberarsi di disturbi come il sovrappeso, l’obesità e la cellulite, ma anche patologie croniche come il diabete di tipo 2 e l’ipertensione. Tesi che la comunità medico-scientifica ha criticato apertamente.
Sempre pronto a controbattere alle critiche che gli vengono mosse, il famoso farmacista ha aperto uno stabilimento a Desio in cui i cibi consigliati nella sua dieta vengono prodotti con specifiche tecniche di preparazione.
La ragione della popolarità della formula Lemme, dipende probabilmente dal fatto che questa dieta proteica “promette”di perdere dai 7 ai 10 chili in un mese – oltre a dimagrarire in modo localizzato, scolpire il fisico ed eliminare per sempre la cellulite – mangiando cibi comuni a volontà. Quindi la dieta Lemme non riduce la quantità di calorie, definite come una ‘’bufala’’, e non elimina i grassi, che secondo Lemme non fanno ingrassare (il burro, ad es. è concesso), ma propone di assumere gli alimenti in modo diverso, ad esempio mangiando certi cibi in certi orari.
Non a caso la Lemme è conosciuta anche come la “dieta degli spaghetti a colazione” perché consiglia di consumare questo piatto, tipico del pranzo, a inizio giornata.
Tabella di Contenuti
In cosa consiste?
La dieta di Lemme si divide in due fasi:
- Fase di dimagrimento: ha una durata variabile in base a quanti chili ci si è prefissati di perdere. Prevede che si resti costantemente in contatto Lemme, che ogni due giorni consiglia quali alimenti assumere in base alle variazioni di peso/circonferenza, alla stagione, all’età etc.
- Fase di mantenimento: serve a mantenere la linea nel tempo. Dura più o meno 3 mesi e consente di reinserire nel menu anche alimenti precedentemente vietati. Si può mangiare più o meno di tutto, purché lo si faccia agli orari giusti (ad es. la pasta va al mattino).
Le regole base della dieta sono queste:
- mangiare a volontà senza contare le calorie. Lemme infatti considera più importanti gli effetti metabolici dei diversi alimenti, piuttosto che il numero di calorie che contengono;
- alimenti NO: latte e derivati, pane (soprattutto mai abbinarlo alla pasta), dado, zucchero, dolcificanti, caramelle, bevante gassate, aceto e sale, compreso quello nell’acqua degli spaghetti. Da limitare anche frutta e pomodori, che aumenterebbero il colesterolo;
- alimenti SÌ: spaghetti, carne, pesce, un po’ di frutta e verdura, limone, tè e caffè;
- rispettare gli orari dei pasti: colazione entro le 9.30, pranzo tra le 12 e le 14, due merende a metà mattina (10-11) e a metà pomeriggio (16-17) e cena tra le 19 e le 21;
- consumare i carboidrati esclusivamente a inizio giornata. In questo modo il corpo ha più tempo per smaltirli. Quindi niente pasta, cracker, panini o grissini dopo colazione.
Controindicazioni
Quanto all’efficacia, la dieta Lemme ha i suoi sostenitori. Flavio Briatore, ad esempio, avrebbe perso 17 chili proprio seguendo questo regime alimentare. Anche Paola Perego, Lorella Cuccarini e altri vip hanno ammesso di seguire la Lemme per tenersi in forma.
Ma è salutare? Questo è un altro discorso. Bisogna considerare che la Lemme:
- è una dieta dissociata, perché vieta di consumare insieme carboidrati e proteine
- è una dieta iperproteica, infatti punta su carne e pesce, limitando frutta e verdura
- non conta le calorie dei pasti, consentendo di mangiare anche enormi quantità di cibo
- non prevede attività fisica, che secondo Lemme non farebbe dimagrire
Quindi il rischio è quello di finire per mangiare troppo e in modo non equilibrato, accumulando nell’organismo un eccesso di proteine che l’organismo fatica a smaltire. Inoltre è possibile che si perdano troppi i chili tutti insieme. Tutto ciò mantenendo uno stile di vita sedentario, che, come sottolinea il Ministero della Salute, può predisporre all’obesità, al diabete ed altre malattie.
Ecco perché l’Ordine dei Medici di Roma e l’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) hanno portato avanti una campagna di denuncia contro i rischi delle diete alla moda promosse in alcune trasmissioni televisive. Tra queste diete, figura anche la Lemme, considerata priva di fondamenti scientifici.
In particolare, la dieta Lemme è sconsigliata a:
- donne in gravidanza e durante l’allattamento, perché non apporterebbe al feto i nutrienti necessari ad un sano sviluppo;
- bambini e adolescenti, per lo stesso motivo;
- donne in menopausa, per cui è fondamentale consumare le giuste quantità di latticini, frutta e verdura;
- chi soffre di patologie al fegato o ai reni: in questi casi bisogna stare particolarmente attenti alla quantità di proteine assunte quotidianamente;
- chi soffre di pressione bassa, a causa dell’assenza di sale e zucchero nella dieta;
- disturbi del comportamento alimentare, come anoressia e bulimia.
Anche se non rientrate nei casi specificati sopra, se volete provare questa dieta non affidatevi al fai da te, ai suggerimenti delle amiche o alle opinioni che trovate su Internet, ma chiedete un parere ad un medico di fiducia o a un nutrizionista esperto, in modo da valutare i rischi specifici che tale regime alimentare potrebbe comportare per la vostra salute psicofisica.
Per approfondire:
- Dieta Lemme, ecco perché gli esperti la sconsigliano
- Dieta Lemme: pericolosa e contraria a la scienza
Avvertenze
Ricordiamo che questo articolo fornisce informazioni generali che hanno uno scopo puramente divulgativo. Prima di intraprendere la dieta Lemme, o qualunque altra dieta, consigliamo di rivolgersi sempre ad un professionista serio – un medico, un dietologo o un nutrizionista – per una visita di controllo e tutti gli esami preliminari del caso. Non credete a chi promette risultati miracolistici in pochi giorni e ricordate: il nostro benessere psicofisico viene prima di tutto.
Il Menu da seguire
Qui trovate un esempio di menu completo settimanale per la Dieta Lemme.
Vi ricordo che è un menù approssimativo: il vero menù, infatti, viene calibrato ogni due giorni da Lemme in base agli indici glicemicie ai progressi di ciascuno.
Primo e Secondo giorni
- COLAZIONE: caffè e tacchino
- PRANZO: caffè e filetto di manzo
- CENA: caffè e pesce spada
Terzo e cuarto giorni
- COLAZIONE: caffè e pasta olio e peperoncino
- PRANZO: caffè e petto di pollo
- CENA: caffè e sogliola
Quinto e sesto giorni
- COLAZIONE: caffè e carciofi
- PRANZO: caffè e fiorentina
- CENA: caffè e orata
Settimo e Ottavo giorno
- COLAZIONE: caffè e pasta olio e peperoncino
- PRANZO: caffè e petto di pollo
- CENA: caffè e sogliola
Nono e Decimo giorni
- COLAZIONE: caffè e fragole
- PRANZO: caffè e filetto di vitello
- CENA: caffè e brancino
11° e 12° giorni
- COLAZIONE: caffè e pasta olio e peperoncino
- PRANZO: caffè e petto di pollo
- CENA: caffè e sogliola
13° e 14° giorni
- COLAZIONE: caffè e pompelmo
- PRANZO: caffè e galletto amburghese
- CENA: caffè e pesce spada
15° e 16° giorni
- COLAZIONE: caffè e pasta olio e peperoncino
- PRANZO: caffè e filetto di manzo
- CENA: caffè e sogliola
17° e 18° giorni
- COLAZIONE: caffè e frittata
- PRANZO: caffè e petto di pollo
- CENA: caffè e orata
19° e 20° giorni
- COLAZIONE: caffè e pasta olio e peperoncino
- PRANZO: caffè e filetto di manzo
- CENA: caffè e sogliola
Esempi di ricette
Nel PDF in fondo a questa pagina, trovate le ricette tipiche della dieta Lemme. I piatti proposti seguono i principi di questo regime alimentare e sono utili per avere un’idea del percorso che attende chi volesse intraprende questa ‘’filosofia alimentare’’.
La variante vegetariana della Dieta Lemme
In teoria, anche i vegetariani possono seguire la Dieta Lemme.
La carne prevista dal menu originale della dieta, infatti, può essere sostituita da alimenti vegetali ad alto contenuto proteico, come legumi e frutta secca.
Quindi, ancora più del solito, sarà fondamentale inserire nel menu la giusta quantità di ortaggi, in modo da raggiungere un fabbisogno equilibrato.
Un esempio di menu vegetariano Lemme dovrebbe comprendere patate, peperoni, broccoli, avocado, carciofi, cavoli, spinaci e asparagi. Abbinati a queste verdure, Lemme suggerisce di consumare anche i legumi, cioè ceci, fave, piselli, soia, fagioli e in particolare le lenticchie, che apportano proteine alla dieta.
Al menu andrebbero aggiunti anche i cereali, come frumento, riso, miglio, farro, grano e orzo, in modo da compensare la mancanza degli aminoacidi della carne.
Consigliati inoltre il seitan, il tofu, il tempeh e la quinoa. Se poi amate i sapori particolari, sarete felici di sapere che Lemme consiglia anche di consumare le alghe, come la spirulina, per un fabbisogno completo e ricco di vitamine.
Pensate di dover rinunciare alla “dolcezza”? Sbagliato. Oltre a pinoli, arachidi e noci, Il menu della dieta Lemme consiglia anche mandorle, pistacchi e nocciole.
Scarica qui le ricette per la dieta LEMME in PDF
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