La dieta Rina è un regime alimentare dissociato nato attorno al 2000, molto diffuso nell’Europa dell’Est. Non conta le calorie, ma fa dimagrire combinando in modo preciso gli alimenti da mettere a tavola. Alla fine dell’articolo trovi un PDF con il menu settimanale e tutte le informazioni da stampare!
Tabella di Contenuti
Cos’è?
Le sue origini sono alquanto incerte. Secondo alcuni questa dieta, che prende il nome dalla rivista Rina, verrebbe dall’America, secondo altri dalla Romania.
La sua diffusione si deve a Breda Hrobat eMojca Poljansek: due autrici slovene che hanno lavorato sotto la supervisione del dott. Stefano Celan.
Il primo libro della Dieta Rina, pubblicato nel 2004, ha avuto grande successo ed è stato tradotto in dieci lingue. Tant’è che oggi questa dieta è conosciuta in Romania, Germania, Slovacchia, Croazia, Lituania, Repubblica Ceca, Serbia, Russia, Bosnia-Erzegovina e Bulgaria.
Lo scopo della Rina è chiaro: far perdere fino a 20 chili in 90 giorni.
Come funziona
Lo schema ciclico di 4 giorni si divide in questo modo:
- 1° giorno: proteine ➡ carne bianca e rossa, pesce, frutti di mare, latticini (compresi formaggio e yogurt), soia, tofu e uova.
- 2° giorno: amidi ➡ riso, orzo, farro, mais, quinoa, grano saraceno, patate, piselli, fagioli, fagiolini, lenticchie, ceci e soia.
- 3° giorno: carboidrati ➡ pane, pasta, pizza, grissini, cous cous, crepe e anche un po’ di dolce (ad es. gelato o cioccolata).
- 4° giorno: vitamine ➡ frutta fresca a volontà e 100 grammi di frutta secca da dividere tra i diversi pasti.
Le verdure di qualunque tipo, sia crude che cotte, si possono mangiare tutti i giorni senza problemi. Ad esempio, vanno bene insalata, pomodori, carote, zucchine, carciofi, spinaci, asparagi, finocchi, melanzane, peperoni, cavoli, broccoli e funghi.
Il 29° giorno è previsto un “giorno dell’acqua” depurativo (facoltativo) in cui si possono assumere solo liquidi: acqua, tè e/o caffè non zuccherati e senza latte. La variante meno estrema prevede anche zuppe e centrifugati di verdura. Puoi anche sostituire il giorno detox con un altro giorno di sole vitamine o saltarlo del tutto.
Le regole base
Le regole da seguire sono poche e semplici:
- attenersi allo schema dietetico e non mescolare alimenti diversi.
- Solo alimenti sani: no ad alcol, fritti, junk food, cibo confezionato o già pronto.
- Osservare l’orario dei pasti. Sono molto precisi: colazione tra le 4 del mattino e mezzogiorno; pranzo tra le 12 e le 14 e cena tra le 18 e le 20.
- Appena svegli, bere un bicchiere di acqua tiepida e limone e aspettare mezzora prima di fare colazione.
- A colazione non deve mai mancare la frutta.
- Niente puntini. Tra la colazione e il pranzo e tra il pranzo e la cena sono consentiti solo acqua, tè e caffè.
- Dalle 21 in poi sono concesse solo tisane dolcificate a zero calorie.
- Abbinare alla dieta un regolare esercizio fisico.
Entriamo nel vivo della dieta Rina: cosa si può mangiare? Vediamo uno schema alimentare-tipo per tutta la settimana.
Come sempre, questo programma serve solo a darti un’idea generale di come è possibile suddividere colazione, pranzo e cena. Non seguirlo alla lettera, ma adattalo ai tuoi gusti, alle tue necessità nutrizionali e alle indicazioni del tuo medico.
Giorno 1: proteine
Come funziona il giorno proteico? Ecco un’idea di menu:
- Colazione: caffè o tè senza zucchero + 150 g di frutta a scelta;
- Pranzo: 300 g di carne bianca o rossa (eventualmente anche pesce) o 3 uova sode o 200 g di formaggio magro + un’insalatona;
- Cena: abbondante piatto di verdura +150 grammi di carne o pesce o 100 g di formaggio.
Come avrai notato a pranzo e a cena si possono mangiare più o meno le stesse cose, ma a cena bisogna stare più leggeri dimezzando le calorie.
Giorno 2: amidi
Anche il secondo giorno di dieta prevede un pranzo abbondante e una cena più light:
- Colazione: uguale al primo giorno;
- Pranzo: 80g di riso (farro o quinoa) + 100g di legumi a scelta + insalatona condita con un po’ di olio d’oliva;
- Cena: bisogna dimezzare la porzione consumata a pranzo: 50g di riso, legumi e un abbondante piatto di verdura.
Giorno 3: carboidrati
Il terzo giorno è quello più ricco: si possono mangiare anche i carboidrati complessi senza sensi di colpa. Via libera a pane, pizza, pasta e cioccolato.
- Colazione: uguale ai due giorni precedenti;
- Pranzo:pizza senza mozzarella o formaggio o qualsiasi altra proteina animale. In alternativa, un piatto di pasta.
- Cena: un toast o una fetta di torta o 100 g di gelato. In alternativa, patate al forno condite.
Giorno 4: vitamine
Dopo il giorno degli sfizi, il quarto giorno chiude il ciclo con un menu fresco, leggero e antiossidante a base di frutta.
- Colazione: come nei 3 giorni precedenti;
- Pranzo:insalata mista condita con olio + ortaggi a volontà + 5 o 6 noci e mandorle;
- Merenda:frutta secca o frutta disidratata a piacere;
- Cena:macedonia di frutta senza zucchero o insalata di frutta.
Giorno 29: il giorno dell’acqua
Come abbiamo visto, Il 29° giorno di ogni mese – quindi tre volte in tutto nell’arco di 90 giorni – bisognerebbe interrompere il ciclo alimentare da 4 giorni con una giornata dedicato solo alla disintossicazione del corpo.
IL giorno detox, però, si può saltare, anche perché è abbastanza estremo e NON adatto in caso di problemi di salute o condizioni fisiche particolari. Inoltre, lo scopo della giornata non è perdere peso, ma al massimo eliminare un po’ di liquidi in eccesso,
Se però decidi di affrontarlo, dovresti assumere solo acqua, bevande non zuccherine e minestroni privi di patate e legumi. Puoi consumare anche centrifugati di verdura e frutta, oltre a caffè, tè e tisane senza zucchero.
In questo caso è importantissimo chiedere prima l’opinione di un medico e valutare l’opportunità di assumere degli integratori alimentari, ad es. di Omega 3.
Vantaggi
Si dimagrisce tanto in poco tempo senza troppe riduzioni caloriche. Si parla di circa 2 kg in meno per ogni settimana di dieta. In più si mangia un po’ di tutto, non si rinuncia ai carboidrati e ogni tanto è concesso anche qualche peccatuccio di gola.
Svantaggi ed effetti collaterali
Va detto che questa dieta non è esente da svantaggi. Infatti ha uno schema alimentare molto rigido, difficile da seguire per ben tre mesi. Pensa solo al problema di mangiare sempre agli stessi orari anche quando sei fuori casa.
Inoltre, se non viene personalizzata a dovere in base al nostro specifico fabbisogno alimentare, può essere tutt’altro che bilanciata e causare carenze nutrizionali.
Nello specifico poi:
- Il giorno delle vitamine è decisamente ipocalorico, per cui potrebbero verificarsi stanchezza, affaticamento, scarsa concentrazione, giramenti di testa, cefalea e irritabilità. Inoltre la frutta è ricca di zuccheri, quindi assumerne tanta tutta insieme potrebbe portare a picchi di glucosio nel sangue.
- il giorno dell’acqua è praticamente di digiuno, per cui si rischia di avere la nausea, non trovare le energie per affrontare la giornata e patire la
- il giorno iperproteico rischia di sovraccaricare reni e fegato, soprattutto se la dieta viene prolungata per molto tempo. Per cui il consiglio è di seguirla solo per brevi periodi e sotto controllo medico.
- Il giorno dei carboidrati rischia di aumentare più del normale la quantità di glucosio in circolo nel sangue, che sarebbe meglio tenere sotto controllo.
Infine l’’idea di dissociare gli alimenti contraddice l’opinione generale degli esperti, che consigliano di variare gli alimenti che mettiamo in tavola in modo da assumere ogni giorno la giusta quantità di fibre, vitamine, sali minerali, carboidrati (circa il 50% del fabbisogno alimentare), proteine (circa il 10-15%) e grassi (circa il 20-25%).
Ad esempio, il Ministero della Salute raccomanda di inserire i carboidrati ad ogni pasto principale e sottolinea che ‘’per una dieta completa ed equilibrata, nell’alimentazione quotidiana devono essere presenti gli alimenti di ogni gruppo’’.
Tra l’altro alcuni studi sottolineano che dissociare gli alimenti, di per sé, non farebbe dimagrire più che mangiare in modo normale.
Una ricerca del 2000 pubblicata sull’International Journal of Obesity, ad esempio, ha messo a confronto gli effetti di due diete con uguale apporto calorico (1110 kcal al giorno) su 54 pazienti obesi. Alla fine, chi ha seguito il menu dissociato ha perso in media 6,2 kg contro i 7,5 chili di chi ha seguito il menu bilanciato.
Controindicazioni
La dieta Rina è sconsigliata a sportivi e persone molto attive, i bambini, adolescenti, anziani, donne in menopausa, mamme che allattano, donne in dolce attesa che vogliono perdere peso in gravidanza e in caso di anoressia, bulimia, astenia, carenze nutrizionali, diabete e malattie metaboliche.
Inoltre, dovrebbe essere seguita solo dietro prescrizione medica da chi ha solo pochi chili da perdere e/o soffre di disturbi gastrointestinali, patologie croniche (ad es. a reni, fegato e cuore) o disturbi mentali.
Scarica il PDF con tutte le informazioni
Qui sotto puoi scaricare il file PDF con tutte le informazioni per provare la dieta Rina. Clicca sul download e scopri come tornare in forma!
Scarica qui l’articolo completo in PDF
Attenzione
Le informazioni presenti in questo articolo hanno scopo puramente divulgativo. Non sono consigli medici né pareri medici e non vanno intese in alcun modo come tali. Prima di cominciare la dieta Rina, è fondamentale chiedere sempre un parere ad un medico di fiducia o a un dietologo qualificato. Si declina ogni responsabilità per qualsiasi disturbo o problema dovesse verificarsi durante o a seguito della dieta Rina.
Ti può interessare anche…